about
prod. Karas
lyrics
Questa è la catarsi,
riunisco i pezzi di me stesso come ha fatto Ozcar con i “Testi Sparsi”
risorgo dalle ceneri, braciere, fiamma, nuove ali
completo il tratteggio dei tratti facciali
Troppi bivi nel sentiero, troppe trappole
ma nella nebbia ho i miei fari che fan da fiaccole
densa questa notte a base di condensa
e pensa che nel battermi da solo non ho avuto ricompensa.
Perché è la prassi o non ti oltrepassi
perché l’usura ti sbrana con i suoi tassi
Ho conosciuto me stesso, è lì che eravamo rimasti
una tessera fa il puzzle: non ci sono incastri.
Danzo tra gli astri e vi osservo da sopra il crinale
vi abbraccio tutti: paternità equatoriale.
La mia rivoluzione, sistema altazimutale
battesimo astrale, buco nero, galassia centrale.
RIT X 2
I 5 elementi fan da sipario
scontro finale, ma tieni a mente: il proprio Io è il primo avversario
tsunami silenti fanno da sfondo
leggiadro come il vento, gelo nelle membra, rapido e profondo.
L’araba nasce e mi alzo in volo come Pindaro
rosso vermiglio? No, all’opposto: bambino indaco
altro che oro come il nimbo
“Prometeo incatenato” mi autolibero e salgo a dar fuoco all’Olimpo
E si che vinco, contro me, contro tutti
ho mille sogni come scudi: precari e distrutti
ad occhi chiusi espando il Chi lungo ogni plesso
poi studio il mio nemico guardando nel mio riflesso.
Affondo il colpo nello spazio di 7 respiri
il sangue sgorga risvegliandomi dai miei deliri
resto impassibile, resistenza dei fachiri
ma rinfodero la lama nelle viscere: harakiri
Sudori urla e le polveri delle vertebre
saluto il mio avversario con la mano sulle palpebre
rivolgo a me preghiere, sono il mio nume
sono chi aspetta sulla sponda, ma anche la salma nel fiume.
RIT X 4
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